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Le più bizzarre 15 Tradizioni natalizie nel mondo

Natale, la festa più amata dell’anno, la più attesa, la più sentita, la più ricca di tradizioni. E se è vero, come dice il detto, che tutto il mondo è paese, non possiamo dire lo stesso delle tradizioni natalizie, perché vi assicuro che in alcuni Paesi del mondo ci sono usanze di Natale che, una volta che le scoprirete, vi faranno forse sorridere, ma soprattutto chiedere “Ma perché?“. E no, non aspettatevi una risposta.

Quini, sgranate gli occhi e tenetevi pronti a tutto: eccovi le tradizioni natalizie più strane nel mondo.

Austria – Il terribile Krampus e il ramo di ciliegio per predire il futuro

tradizioni natalizie nel mondo
Il Krampus – foto di Sangudo

Senza andare troppo oltre gli italici confini, iniziamo il nostro viaggio attraverso le più insolite tradizioni natalizie nel mondo dall’Austria, dove alla Vigilia di San Nicola si ripete ogni anno la notte dei Krampus: temibili creature maligne, metà uomini metà caproni, vagano nei paesi alla ricerca dei bambini cattivi, con l’intento di punirli o, addirittura, di rapirli. Se sentite uno scampanellio, quindi, scappate: i Krampus si annunciano con il suono di grandi campanacci.

Curiosità. Ah, lo sapevate che oltre che in Austria, la notte dei Krampus viene celebrata anche in Germania che in alcune città dell’Italia del Nord-Est?

In Austria c’è anche un’altra usanza, questa volta ben-augurante: la sera del 4 dicembre si lascia un ramo di ciliegio in un bicchiere d’acqua. Se questo fiorisce prima del giorno di Natale, allora chi l’ha custodito avrà un anno fortunato e probabilmente si sposerà.

Spagna – tutti intorno al Caga Tio

Tradizioni natalizie nel mondo
Il Caga Tìo – foto di Ajuntament Barcelona

Nelle case spagnole c’è un’usanza abbastanza particolare, ovvero quella di tenere in casa per tutto il periodo delle festività natalizie un tronchetto di legno, decorarlo e trattarlo al pari di un animale domestico. Eh sì, perché questo piccolo ceppo viene persino vestito e nutrito con dolci e cioccolata. Il giorno di Natale, poi, il Caga Tio viene gettato nel camino come gesto bene-augurante, nella speranza che possa “restituire” più dolci e doni di quelli che ha ricevuto. Funzionerà?

Germania – San Nicola e Ruprecht il Servo

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Nikolaus e Ruprecht il Servo – foto di Andreas Gregersen

Il 6 dicembre, il giorno di San Nicola, specialmente in Baviera, i bambini lasciano le proprie scarpe fuori dalla finestra per il passaggio di Nikolaus, che, in sella al suo asino, va in visita ai bambini buoni, lasciando loro piccoli doni. Ma con Nikolaus viaggia anche il suo temibile servo Ruprecht che, al contrario, punisce i bambini che si sono comportati male.

Ucraina – ragnatele come addobbi per l’albero di Natale

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Ragnatele sugli alberi in Ucraina – foto di Pierre-Yves Krywicki

Palle, fiocchi, luci, appendini di ogni sorta. Sono gli oggetti che si usano per addobbare gli alberi di Natale. Beh, in Ucraina non è proprio così, perché qui si usa decorare gli alberi con ragnatele, per augurare prosperità e buona fortuna. Una vecchia storia ucraina, infatti, narra di una povera vedova che, non avendo soldi neanche per decorare l’albero, fu aiutata da una famiglia di ragni che, durante la notte, tesserono bellissimi ragnatele sull’albero e che, al mattino dopo, si trasformarono in bellissimi fili di oro ed argento.

Estonia – la famiglia si riunisce in sauna

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Natale in sauna – foto di Miika Silfverberg

Lunghe tavolate e mangiate senza fine con la famiglia riunita per le feste? No! In Estonia, per celebrare il Natale, la famiglia si riunisce nientepopòdimenoche, udite udite, rullo di tamburi, in sauna! Il calore familiare, di certo, non mancherà.

Norvegia – bandite le scope

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Foto di 1024greenstreet

Uno non se li immagina proprio i Norvegesi superstiziosi e invece… In Norvegia la sera della vigilia ci si dà un gran da fare per nascondere le scope. Perché?! Perché, secondo un’antica credenza, le streghe durante questa magica notte uscirebbero a provocare gli uomini e– a risvegliare gli spiriti maligni. E, quindi, è meglio non far trovare loro nessuna scopa. Io ci vedo più attinenza con Halloween, non so voi.

Repubblica eca – il lancio della scarpa

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Foto di Daniele Marlenek

Non chiedete perché e quale sarebbe l’attinenza con il Natale, ma in Repubblica ceca, alla vigilia di Natale, le ragazze single lanciano una loro scarpa al di sopra della loro spalla in direzione di una porta. Se la scarpa “atterra” a terra con la punta rivolta verso la porta, allora, la ragazza si sposerà entro l’anno successivo. Scene da un matrimonio!

Polonia: paglia sotto la tovaglia alla Vigilia

Sotto la tovaglia, la sera della Vigilia di Natale, in Polonia si mette un ramoscello di paglia, simbolo di Gesù che nasce nella mangiatoia nel fieno. A fine cena ogni commensale estrae un filo di paglia che, a seconda del colore, prevede cosa accadrà nel nuovo anno: la paglia gialla indica singletudine, quella verde nozze all’orizzonte!

Svezia – Babbo Natale è un caprone

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Foto di Casey Bisson

No, non sto tentando di far arrabbiare il simpatico vecchietto e di mettere a rischio la missione regali, è che in Svezia la vera star del Natale è la Yule Goat (o Gavle Goat), una capra in paglia e stoffa portatrice di doni. Nei Paesi del Nord Europa, infatti, si celebra lo Yule, ovvero la festa pagana corrispondente al Natale e la capra dalle corna ritorte è l’equivalente pagano di Babbo Natale. Ed è così importante che, dal 1966, una riproduzione enorme della “Sacra capra” viene persino esposta nella Piazza del Castello della città di Gavle, ma, ahimè, quasi ogni anno viene bruciata da bande di teppisti. Sarà che il dono ricevuto non gli sarà piaciuto?

Groenlandia – scambio di ruoli tra uomini e donne Inuit

In Groenlandia la distinzione tra ruoli maschili e femminili è ancora molto netta ed arcaica: le donne si dedicano alla gestione della casa e della famiglia e servono i mariti, gli uomini pensano a lavorare. Ma, almeno, nel magico giorno di Natale dove tutto può accadere, i ruoli si ribaltano e le donne vengono servite e riverite dai loro uomini. Da non credere!

Islanda – i 13 giorni degli Jòlasveinar

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Foto di Jennifer Boyer

Non chiedetemi come si pronuncia, già è tanto se l’ho saputo scrivere, so solo che sono i protagonisti delle festività natalizie in Islanda. Nei 13 giorni che precedono il Natale, infatti, per le strade delle città e dei paesi islandesi si aggirano 13 strani personaggi, gli Jòlasveinar, appunto, che lasciano doni nelle scarpe dei bambini buoni e patate in quelle dei bambini cattivi.

Islanda – la meravigliosa usanza dello Jòlabòkaflòd

Fatemelo dire, questa è la mia preferita. In Islanda c’è la tradizione di regalare libri, ma tanti libri, per Natale e passare il 25 Dicembre in poltrona a leggerli. Non a caso questa tradizione è stata battezzata col nome di Jòlabòkaflòd, che significa proprioInondazione di libri a Natale(da Jol = Natale + bok = libro + flod = inondazione).

Si tratta di una tradizione che risale ai tempi della II Guerra Mondiale: in quel periodo uno dei pochi beni a disposizione di tutti era la carta e, quindi, tutti potevano permettersi di regalare e/o ricevere un libro in dono, dando così il via a un’usanza da record. Vi basti sapere che la stragrande maggioranza di nuovi titoli in Islanda viene pubblicata tra ottobre e novembre (in tempo per Natale) e che dal 1944 la Island Public Association invia ogni anno a tutte le famiglie un catalogo con tutti i nuovi titoli che si possono ordinare e regalare (il cosiddetto “Bollettino del libro“).

Curiosità sullo Jòlabòkaflòd. L’Islanda, stando ad un report della BBC, è il Paese che ha più scrittori, libri pubblicati e letti a testa al mondo (con circa 8 libri a persona letti all’anno è il terzo paese più istruito al mondo).

Venezuela – alla messa di Natale si va sui pattini

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Anche qui è inutile farsi domanda e cercare risposte ai propri perché. In Venezuela alla messa di Natale si va sfrecciando sui roller-blade. Ed è una cosa seria, talmente seria che a Caracas vengono persino chiuse le strade al traffico.

Messico – il presepe si fa con i ravanelli

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Foto di Yaya Dada

C’è una regione in Messico, quella di Oaxaca, dove il 23 dicembre di ogni anno ha luogo l’originalissimo festival de La Noche de Rabanos, ovvero il festival d’intaglio dei ravanelli, da secoli rito del Natale. Al migliore intagliatore ricchi premi e cotillon.

Giappone – cenone da KFC

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Foto di Tokyo Times

Concludiamo questo viaggio virtuale attraverso le tradizioni natalizie nel mondo con quest’ultima, imperdibile, chicca. Si sa che il Natale non è proprio una festa in Giappone, ma non sia mai che i Giapponesi non lo festeggino. Allora ecco che al menù ci pensa la famosa catena Kentucky Fried Chicken. Ed è subito sogno americano.

Se conoscete altre curiose tradizioni natalizie nel mondo fatemelo sapere, non si sa mai che potrei adottarne qualcuna.

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